Sono stati pubblicati i dati di maggio 2019 dell’Osservatorio sul precariato. Nei primi cinque mesi del 2019, nel settore privato, le assunzioni sono state 3.004.837. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente risultano in crescita i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti. In diminuzione, invece, i contratti a tempo determinato e quelli in somministrazione.
La dinamica dei flussi
A maggio 2019 si conferma, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, l’incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 199.103 a 323.677 (+62,6%). In crescita anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+10,7%).
Le cessazioni nel complesso sono state 2.311.495, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018: la riduzione riguarda le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine e di rapporti a tempo indeterminato. In crescita risultano invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato.
Nei mesi di gennaio-maggio 2019 sono stati incentivati 50.463 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (legge 205/2017), in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5%).
Il lavoro occasionale
I lavoratori impiegati con Contratto di Prestazione Occasionale (CPO) a maggio 2019 sono stati 19.206, con un importo mensile lordo medio di 231 euro.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a maggio 2019 sono stati 9.294, con un importo mensile lordo medio di 208 euro.